
Cambia il modo di rubare, soprattutto le vetture più moderne. I profitti generati da questo “business” sono in crescita e oggi si aggirano intorno ai 20 miliardi di euro in Europa e Usa
Addio vecchi “topi d’auto”, quelli che con “spadini”, grimaldelli e arnesi da scasso meccanici riuscivano a far partire la macchina, magari dopo aver spaccato un vetro per aprire la porta: i nuovi furti oggi sono hi-tech e in soli 15 secondi un’auto sparisce nel nulla.
Gli addetti ai lavori li chiamano “furti elettronici” e rappresentano complessivamente il 5-10% del totale (circa 40.000 veicoli per un valore economico di quasi 800 mln di euro), con una percentuale che sale addirittura al 20%-30% per le vetture rubate di ultima generazione (sul mercato da meno di 5 anni). I più “gettonati” sono le Mercedes Classe E, Bmw Serie 3, 5, X5 e X6 e tutte le Range Rover. E i profitti generati da questo “business” sono in crescita e oggi si aggirano intorno ai 20 miliardi di euro in Europa e USA.
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