Il 90% di quello oggi in produzione, il cosiddetto idrogeno grigio, si ricava da fonti fossili come il gas naturale, ma, secondo gli studi, l’abbattimento dei costi delle rinnovabili, di qui a dieci anni dovrebbe rendere economicamente appetibile puntare agli impianti basati sull’elettrolisi dell’acqua per produrre il cosiddetto idrogeno verde. In Europa, Berlino guida la sfida a Pechino che oggi da sola vale il 30% della capacità mondiale. E sul mercato si muovono anche giganti come Shell, Tata Steel e BP
Dalle automobili ai treni, dagli impianti alle stazioni di rifornimento, fino alla distilleria che testa l’utilizzo dell’idrogeno per produrre gin sostenibile. Mentre il premier Giuseppe Conte definisce la sfida all’idrogeno “il primo dei pilastri su cui si fonda il Green New Deal” e il gestore italiano della rete del gas Snam annuncia che entro l’anno raddoppierà i numeri della sperimentazione che miscela gas naturale e idrogeno dal 5 al 10%, la corsa all’idrogeno accelera e sempre più Paesi vi prendono parte.