
Un recente intervento pubblico di Steve Wozniak, co-fondatore della Apple, ha riacceso la discussione sulle auto a guida autonoma: “Su questa idea di livello 5 (il massimo grado della scala Sae, quello che implica la piena automazione del veicolo, ndr) ho fatto un passo indietro. Mi sono davvero arreso. Non so nemmeno se accadrà nel corso della mia vita”. Per l’ex socio di Steve Jobs, che ha parlato in una conferenza a Las Vegas, la guida di tutti i giorni sarebbe troppo imprevedibile e ingestibile per la tecnologia attuale: insomma, l’auto senza conducente, senza pedali né volante, è ancora un miraggio.
Tempi dilatati. Di guida autonoma si è parlato – e si parla – parecchio: non c’è salone dell’auto che abbia superato indenne l’argomento. Ultimamente, però, l’entusiasmo sembra essersi raffreddato: se da un lato la transizione verso l’elettrico sta indubbiamente accelerando, con molte Case pronte ad accorciare le tempistiche sugli obiettivi commerciali, l’automazione presenta una tendenza opposta: chi pensava di spedire presto su strada delle auto capaci di muoversi da sole sta rivedendo i piani, posticipando le scadenze.