
Si è mossa per tempo e con un mix di incentivi, minacce e investimenti è diventata il più grande produttore mondiale: ora Europa e Stati Uniti devono colmare la distanza
Se siete un produttore di automobili e volete vendere una delle vostre auto elettriche in Cina avete praticamente una scelta soltanto: le batterie, la parte più profittevole di un’auto elettrica, dovrete acquistarle da un’azienda cinese. Non è una questione secondaria, visto che la Cina è il più grande mercato per l’auto elettrica al mondo. Più di metà del totale delle auto elettriche vendute ogni anno al mondo viene acquistato in Cina, una percentuale destinata a rimanere costante anche nel prossimo futuro: secondo alcune stime, nel 2030 il 57 per cento delle auto elettriche al mondo sarà venduto in Cina, il 26 per cento in Europa e l’8 per cento negli Stati Uniti (già oggi in Cina si vendono più auto elettriche che in tutto il resto del mondo messo insieme).
L’obbligo di comprare batterie cinesi, imposto quattro anni fa, ha contribuito in maniera determinante a creare proprio in Cina la più forte industria per la produzione di batterie per auto al mondo, uno dei settori più importanti per il futuro dell’industria automobilistica. Al momento la Cina produce tra il 60 e il 70 per cento di tutte le batterie al mondo, ma il più grande produttore è un’azienda coreana, la LG Chem (che possiede diversi impianti in Cina). Entro il 2028 gli analisti prevedono che venga superata dal principale produttore di batterie cinese, la società CATL fondata otto anni fa da Robert Zeng.
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